Una buona notizia per chi ha acquistato una nuova abitazione con le agevolazioni “prima casa” pur essendo ancora proprietario di un’altra casa già acquistata con lo stesso beneficio: dal 2025 il termine per vendere l’immobile pre-posseduto raddoppia da uno a due anni. E questa novità non vale solo per gli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2025 in poi, ma anche per quelli del 2024 se, al 31 dicembre, il vecchio termine annuale non era ancora scaduto.
A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 197 del 30 luglio 2025.

Cosa cambia, in concreto?
Chi compra una “seconda” prima casa senza aver ancora venduto la precedente ha, per legge, la possibilità di accedere comunque alle agevolazioni previste dal Testo Unico del Registro, impegnandosi però a rivendere entro un certo termine l’immobile agevolato già in possesso. Fino al 2024, questo termine era di 12 mesi. Ora, grazie alla Legge di Bilancio 2025, è stato esteso a 24 mesi.
E il credito d’imposta?
Il nuovo termine vale anche per usufruire del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa (art. 7 L. 448/1998), che consente di recuperare in tutto o in parte l’imposta (Registro o IVA) pagata per il primo acquisto.
In passato, questo credito spettava solo se la vendita del primo immobile avveniva prima o entro un anno dal riacquisto. Oggi l’Agenzia conferma che anche per il credito d’imposta si applica il termine esteso a due anni, purché la cessione dell’immobile pre-posseduto avvenga entro questo nuovo limite.
Perché è importante questa estensione?
Il raddoppio del termine ha effetti molto positivi, soprattutto in un mercato immobiliare dove tempi di vendita lunghi e condizioni di compravendita complesse possono mettere a rischio i benefici fiscali ottenuti.
Inoltre, l’Agenzia sottolinea come lo spirito della norma sia proprio quello di favorire la mobilità abitativa, permettendo ai contribuenti di sostituire la propria abitazione principale con maggiore flessibilità.
Cosa succede se non si vende in tempo?
Se il contribuente non vende entro due anni l’immobile pre-posseduto, decade sia dall’agevolazione “prima casa” sul nuovo acquisto sia dal diritto al credito d’imposta. In questo caso, occorrerà restituire le imposte risparmiate con sanzioni e interessi.